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Twitter e calciatori: quando la gaffe è social

Il mondo social ha conquistato tutti e ogni occasione è buona per postare foto o pensieri. Anche molti calciatori sono fan di Twitter e amano condividere 140 caratteri con i propri supporter.

A volte però, si dovrebbe contare fino a 10 prima di twittare e rendere pubblico ciò che si trasforma in una vera e propria gaffe.

Ecco le migliori, o forse sarebbe meglio dire le peggiori, gaffe social dei calciatori.

Zlatan Ibrahimovic

Non potevamo iniziare con il fuoriclasse svedese. Sul campo è davvero un fenomeno, sui social forse deve imparare ancora un paio di cose. Se capacità e talento sono due delle caratteristiche principali di Ibra, lo sono anche senza dubbio la megalomania e la vanità. Un esempio?

Dopo aver vinto il quarto scudetto consecutivo con il PSG, iniziavano a rincorrersi le voci che questo sarebbe stato l’ultimo anno a Parigi. Voci non smentite da questo affermazione: “Resto solo se mettono la mia statua al posto della Tour Eiffel”. La risposta è arrivata direttamente su Twitter dal monumento in questione che ha replicato così: “Amo il tuo umorismo Ibra e la vista di Parigi è così bella da qui. Ma la Tour sono io!

tweet T Eiffel

A quanto pare però neanche la Tour Eiffel è riuscita a placare l’animo, o meglio l’ego, di questo ragazzone. In occasione dell’ultima partita con il club parigino, Ibra ci ha deliziato con un altro modesto tweet:  “Domani sarà la mia ultima partita al Parco dei Principi. Sono arrivato come un re, lascio come una leggenda“. Zlatan è così: prendere o lasciare…gaffe social incluse.

ibra2

Fabio Cannavaro

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Il capitano dell’Italia campione del mondo 2006 ha militato in molte squadre ma non Inghilterra. Sarà questa la ragione delle sua gaffe social? In occasione dell’ultima partita nel calcio giocato di Steven Gerrard, storico giocatore del Liverpool, Cannavaro ha pubblicato una foto su Instagram ripresa poi anche su Twitter, per onorare Gerrard e accompagnando l’augurio con una foto del difensore italiano e….Frank Lampard. Un po’ di confusione, Fabio?

Paulo Dybala 

“Chi ben comincia è metà dell’opera”, è un proverbio che forse Paulo Dybala non conosceva. Fresco fresco di cessione dal Palermo e neo acquisto juventino, ha voluto lanciare un tweet di incoraggiamento alla sua nuova squadra con un #FORZAROMA.

La gaffe non è passata inosservata (e soprattutto non è piaciuta) ai tifosi bianconeri ma l’arcano è presto svelato. Il profilo del giocatore è gestito dal suo agente che è anche l’agente di Iturbe, neo acquisto giallorosso della scorsa stagione. Tranquillo Paulo, ti sei riscattato con una stagione top…alla Juve.

dybala

Gerson

Rimaniamo sempre in casa Roma. Gerson Santos da Silva, ragazzo del ’97, è uno dei centrocampisti più promettenti e il suo acquisto in casa giallorossa è stato accolto con grande entusiasmo. Poco dopo le firme ufficiali e il suo arrivo nella Capitale, però ha commesso una leggerezza che ha fatto storcere il naso a tutti i tifosi romanisti.

Ha postato una foto con la sua nuova maglia e il numero 10, che come tutti sanno è il numero del capitano Francesco Totti. Il Ds Sabatini, ha confessato di avergliela regalata personalmente, ma si sa, er Pupone non si tocca e almeno per un altro anno, come avevano predetto i bookmaker come William Hill, il numero 10 sarà ancora lui.

gerson 10

Alessio Cerci + signora

La stagione 2014/2015 Alessio Cerci l’ha passata in Spagna e ha annunciato il suo espatrio con un tweet. Dove sta la gaffe social? L’aver annunciato il suo trasferimento all’Atletico Madrid, prima ancora che il tutto fosse ufficializzato. Il calciatore ha subito cancellato quanto postato dicendo che il suo profilo era stato hackerato. Il passaggio è stato ufficializzato solo qualche giorno dopo, poco prima della chiusura del calciomercato.

cerci

Come si dice, Dio li fa e poi li accoppia. Infatti, anche la signora Cerci ha fatto la sua bella gaffe social. In merito al trasferimento del marito in Spagna, ha pubblicato un post su Facebook (probabilmente i 140 caratteri di Twitter non erano abbastanza!) in cui si sfogava contro il calcio italiano, che preferiva stranieri invece di preservare i propri talenti e se un calciatore voleva fare carriera, doveva andare all’estero. Il post si concludeva con “Saluti Serie A, noi ce ne andiamo nel calcio che conta”. 

Com’è finita? Cerci ha totalizzato 6 presenze con l’Atletico con 0 gol fatti e l’anno successivo era di nuovo in Italia e nella cara Serie A….ovviamente con compagna al seguito.

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