Spesso avere una buona posizione durante una partita di poker è un elemento che gioca più a nostro favore, rispetto all’avere delle buone carte, vediamo insieme i motivi in questo articolo.
Vi forniremo alcune delle strategie e dei consigli per ottimizzare il gioco a seconda del posto in cui sedete al tavolo tenendo ben presente le parole del campione di poker Phil Ivey “La posizione è la cosa più importante quando si gioca al poker. Se dovessi giocare le mani senza una posizione persino mia nonna potrebbe battermi!“
I posti al tavolo
Sicuramente avrete sentito qualche volta parlare del giocatore Under the Gun (UTG) o del Cut Off. Ma cosa significano questi termini, se inseriti nel contesto pokerista? Innanzitutto qui su Kelbet troverete vari spunti riguardo alla terminologia di questo gioco.
Ma per quanto riguarda questi termini, in sostanza corrispondono ai posti in cui si è seduti al tavolo, che cambiano a rotazione e che possono essere i seguenti:
Il dealer (detto anche mazziere o bottone)
In caso di mancanza di un croupier durante una partita di poker, il dealer, detto anche mazziere, è sostanzialmente il giocatore stabilito a turno che ha il compito di distribuire le carte. Il suo distintivo è un gettone con la lettera B di Bottone o D di dealer.
Se vi capita di essere scelti come dealer sarete gli ultimi a parlare durante il giro di carte: infatti prima che voi prendiate la parola tutti gli altri giocatori seduti al tavolo, compresi i due bui che sono tenuti a puntare per fare iniziare il gioco, posso puntare, fare fold o aumentare la puntata.
Big blind e small blind (Grande e piccolo buio)
Quelli che comunemente vengono chiamati piccolo e grande buio, sono i due giocatori seduti a sinistra del dealer che, una volta distribuite le carte a tutti i giocatori, devono stabilire quanto puntare. Se per esempio il piccolo buio punterà , il grande buio dovrà raddoppiare la puntata a 10 o più e dare in questo modo inizio al gioco vero e proprio.
Under the Gun (UTG)
Questa posizione corrisponde al giocatore che siede vicino al grande buio e che, di fatto, sarà il primo ad avere la parola durante il gioco. Essere UTG ovvero Under The Gun vuole dire letteralmente essere “sotto la pistola”.
Qualsiasi cosa facciate, nel caso vi troviate in questa posizione, tutti gli altri giocatori seduti al tavolo agiranno di conseguenza, puntando quello che avete puntato o rialzando rispetto alla vostra punta. Ma allo stesso tempo non avrete alcun indizio su cosa faranno gli altri giocatori: quindi dovrete fidarvi di quello che puntate, ma magari i successivi rilanci degli altri giocatori complicheranno la vostra decisione.
Posti intermedi
Non siete né i primi né gli ultimi a parlare ma state nel mezzo del giro di carte nelle posizioni “intermedie”, quindi più o meno vicino o lontano rispetto al UTG o al Hijack. Ovviamente più lontani sarete rispetto all’UTG, più la vostra posizione sarà vantaggiosa.
Hijack
Questo termine corrisponde al giocatore seduto due posti prima del dealer, sulla destra quindi. Questa situazione è abbastanza buona poiché quasi tutti i giocatori hanno già parlato e quindi se vi ritroverete ad essere hijack avrete già una buona panoramica del giro di carte.
Cut Off
Il giocatore cut off è di fatto l’ultimo a parlare, dopo il hijack e quindi è in grado di fare una buona stima di quanto sono forti, o meno forti, gli altri giocatori seduti al tavolo.
Ottimizzare il gioco secondo la posizione
Quando, riprendendo le parole di Phil e gli altri componenti del Team Ivey, che sostiene l’importanza della posizione, si dice comunemente che un giocatore” ha una buona posizione”, si intende solitamente che è seduto a un posto al tavolo da poker dove già altri giocatori hanno parlato, che gli permette di avere una buona panoramica delle puntate precedenti. Più un giocatore è vicino al dealer e più sarà capace di osservare il comportamento degli avversari e meno le sue decisioni saranno prese a caso, cioè ignorando cosa gli altri giocatori potrebbero puntare o eventualmente rilanciare.
Inoltre il valore di una mano aumenta a seconda della posizione. In effetti, con un Queen e un Jack, arrivati al Flop, potete giusto seguire l’UTG o fare check dopo un forte rilancio da parte del Cut Off. Ma dopo che gli altri giocatori, come mossa di prudenza, hanno fatto check, la vostra mano di conseguenza acquista forza, poiché diminuiscono le possibilità che gli altri facciano meglio di voi. Questo spiega che i bravi giocatori sanno bluffare, cioè continuano a puntare e rilanciare anche senza avere le carte buone!
Ma non crediate inoltre di perdere in partenza, nel caso siate ai bui o nella posizione dell’UTG. Infatti potete continuare a lanciare e puntare, traendo spunto da altre partite di poker, e secondo le probabilità del Texas Hold’Em avete comunque probabilità di vittoria.
Giocare ai bui
Alcuni giocatori pensano che essere ai bui sia quasi una maledizione. Dovete infatti obbligatoriamente puntare magari quando al flop ci sono carte non proprio buone come un 8 e un 3, e magari dovrete subire i rilanci degli altri giocatori. E se siete in “shortstack“, ovvero avete pochi gettoni a disposizione essere il grande buio potrebbe equivalere a una vera e propria disgrazia.
Comunque potete pensare al lato positivo ovvero:
- Siete gli ultimi a parlare e questo potrebbe essere un vantaggio
- Se hanno cercato di rilanciare in qualche modo, al 75% si tratta di un bluff. Un rilancio di tanto in tanto, anche a tappeto se siete in fase di “shortstack”, potrebbe frenare le ambizioni del dealer.
- Se avete una mano molto forte, il giocatore in posizione potrebbe essere messo in difficoltà e questo vi farebbe guadagnare tanti gettoni
Essere l’Under the Gun
Eccetto che se avete una mano molto forte come ad esempio, un doppio asso, king, queen o jack o un Asso e un king dello stesso colore con un asso e un queen, difficilmente sarete del tutto in vantaggio. Ma potete comunque tentare di rilanciare per arrivare a vedere il flop. Potrete inoltre puntare quello che ha deciso il blind e seguire il gioco, sperando magari di riuscire ad ottenere la tanto ambita scala.
Per evitare di commettere alcuni dei più frequenti errori del poker, tenete comunque a mente alcuni consigli preziosi :
- Non siete bene a conoscenza di che mano abbiano i bui (che comunque sono costretti a puntare). E’ per questo che il flop potrebbe diventare rischioso, perché uno dei due bui potrebbe effettivamente avere una scala o un tris.
- Giocare in modo soft, cioè non aggressivamente,a meno che i tuoi avversari non siano completamente passivi
- Fate attenzione alle piccole coppie e ai connettori, perché potrebbero riservare delle sorprese al flop. E non aspettatevi una scala miracolosa.
- Non esitate a bluffare ogni tanto (ma sappiate farlo bene!). A meno che non siate a un tavolo di principianti assoluti, gli altri giocatori conoscono bene gli svantaggi dell’essere UTG e quindi rilanciare, anche se state di fatto bluffando, sarà percepito come un segnale di forza del giocatore.
- Non sottovalutate i rilanci : considerando il flop che potrebbe essere a tuo favore, potresti tentare un rilancio, nonostante tu sia svantaggiato dall’essere il primo giocatore ad avere la parola.
Le altre posizioni
A prescindere dalla poker room in cui vi trovate in un’altra posizione che non sia i bui o l’UTG, ovvero siete nelle posizioni intermedie, o il hijack o il cut off, nel caso nessuno abbia rilanciato potete comunque seguire il gioco e vedere il flop, sperando che nessuno rilanci dopo di voi, sia tentare di rubare i “blinds”, anche se il vostro gioco non risulti essere molto importante. Per questo dovrete rilanciare il doppio, cioè il triplo del valore del grande buio.
Con l’avvento del poker online e l’arrivo di nuovi giocatori sempre più agguerriti, le posizioni successive al UTG diventano sempre più vantaggiose. Ma dovete comunque giocare con una mano forte, o comunque saper bluffare bene. Se il vostro è un gioco stretto potreste provarci, altrimenti rischiate veramente di farvi portare via tutto da giocatori migliori di voi.