Ci sono almeno tre modi con cui sbancare un casinò: la fortuna, l’abilità, la rapina. Se i primi due sono legali e ti garantiscono di poterti godere la tua vincita, il terzo è il più rischioso e non sempre il risultato è assicurato. In questo articolo abbiamo raccolto le più grandi rapine fallite al casinò.
Il computer nella scarpa
Iniziamo la nostra carrellata delle grandi rapine fallite ai casinò tornando indietro fino agli anni Settanta. Una coppia di studenti dell’Università della California, aveva progettato dei minicomputer da tenere nella scarpa che avrebbero previsto i giri della roulette. Ognuno era composto da un ricevitore e un trasmettitore.
Piano perfetto, peccato però che non avessero previsto il cortocircuito dei computer che fecero prendere fuoco a calzino e scarpa. Bottino incassato: 0.
Bonnie & Clyde
“Nella buona e nella cattiva sorte”: questa coppia di rapinatori deve aver preso proprio alla lettera la promessa di matrimonio tanto da andare insieme a derubare le case da gioco. Heather Tallchief e Roberto Solis hanno organizzato un piano degno della più famosa coppia Bonnie & Clyde.
Nel 1993 Heather riuscì a trovare lavoro come autista per Loomis Armored Inc. Nello stesso periodo i due aprirono un magazzino chiamato Steel Reinforcement Inc. che servì a dare loro la giusta copertura. Due mesi dopo misero in atto il piano: tutto si svolse mentre Heather Tallchief accompagnava altri due impiegati della stessa società a riempire di denaro i bancomat dei casinò.
Quando si trovarono al Circus Circus i due scesero, e Heather si diede alla fuga con quasi 3 milioni di dollari.
Trama degna di una pellicola hollywoodiana con i 2 amanti che scappano con il bottino, peccato che il finale però non è stato dei più felici. Roberto abbandonò Heather poco dopo la rapina quando seppe che la donna era incinta. Si portò via il bottino lasciando alla futura mamma $1.000.
Nel 2005 Tallchief si è costituita ammettendo tutte le sue colpe e scontando 63 mesi di prigione. Del gentiluomo si sono perse le tracce.
Non c’è 2 senza 3
Nel 2000, il Treasure Island di Las Vegas è stato rapinato per $30.000. Reginald Johnson ha fatto irruzione nel casinò armato di pistola e riuscendo a scappare con il bottino. Peccato però che il sedicente ladro, fosse un recidivo e non era la prima volta che tentava una rapina al Treasure. C’erano già stati infatti altri 2 precedenti e in uno di questi aveva anche ferito una guardia.
Johnson fu subito individuato e arrestato. Nel 2011 un giudice lo ha condannato per i 3 colpi a 130 anni di prigione.
In 3 per un colpo
Sempre inizi anni Duemila, sempre Las Vegas ma questa volta il ‘luogo del reato’ è il Bellagio, uno degli hotel/casinò più famosi della Streep. Due uomini vestiti con giubotti antiproiettili e armati da capo a piedi hanno fatto irruzione alla cassa della sala da gioco. I due erano attesi fuori da un terzo complice e durante la fuga spararono anche contro le guardie che fortunatamente rimasero illese.
Il bottino ammontava a $160.000 ma i tre vennero quasi subito individuati e arrestati perchè anche per loro non si trattava della prima rapina.
A Jose Vigoa, Luis Suarez, e Oscar Sanchez questo colpo non portò particolarmente bene: l’ultimo si suicidò in prigione pochi mesi dopo l’arresto, Vigoa venne condannato a quattro ergastoli per altri due omicidi che aveva precedentemente compiuto e Suarez facendo i nomi degli altri 2 complici si prese solo 15 anni.
Il laser magico
Lasciamo la fabolous Las Vegas per trasferirci nella elegante Londra del Ritz, che è stato teatro di una delle più geniali truffe. Nel 2004 due ingegnosi truffatori hanno sbancato il Ritz di quasi 3 milioni di dollari utilizzando un sistema di laser e computer per calcolare l’angolo e la velocità della pallina della roulette. Nonostante siano stati scoperti e arrestati, non sono stati incarcerati poichè il giudice ha sentenziato che non era la roulette ad essere truccata.
Bei tempi quelli, perchè oggi i casinò non sono più fonte certa di guadagno e soprattutto le città del gioco ne stanno risentendo.
Biker Bandit
Concludiamo la nostra carrellata sulle più grandi rapine fallite al casinò, tornando al Bellagio di Las Vegas. È il 2010 quando Anthony Carleo, arriva fino all’ingresso del casinò a bordo della sua moto e irrompe nella sala da gioco. Una volta dentro prende di mira un tavolo di craps e ruba chips per un valore di 1,5 milioni di dollari. Proprio per questa sua epica entrata è stato soprannominato Biker Bandit.
Ma anche per lui le cose non sono finite bene. Tentò infatti di rivendere le chips rubate su internet ma commise due errori: come email di contatto usò [email protected] (il colore era un chiaro riferimento a quello delle fiches) e come se questo non bastasse, si firmò proprio con il nome Biker Bandit.
Come è finita? Il cattivo viene arrestato e si becca dai 9 ai 27 anni di prigione.
Se alla fine di questo articolo hai deciso di affidarti alla fortuna e alla tua abilità per non finire anche tu nelle più grandi rapine fallite al casinò, ecco dove ti potrai andare a divertire senza rischiare di finire dentro.